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Compromesso

Compromesso

Esercitare abusivamente una professione viene normata dall’art. 348 del Codice penale:
Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni con la multa da euro 10.000 a euro 50.000. La condanna comporta la pubblicazione della sentenza e la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e, nel caso in cui il soggetto che ha commesso il reato eserciti regolarmente una professione o attività, la trasmissione della sentenza medesima al competente Ordine, albo o registro ai fini dell’applicazione dell’interdizione da uno a tre anni della professione o attività regolarmente esercitata.
Si applica la pena della reclusione da uno a cinque anni e della multa da euro 15.000 a euro 75.000 nei confronti del professionista che ha determinato altri a commettere il reato di cui al primo comma ovvero ha diretto l’attività delle persone che sono concorse nel reato medesimo.

Ora a coloro i quali rifiutano le azioni introdotte dal maxiordine TSRM-PSTRP, dalla FNOPO e dall’Ordine dei Biologi, sarebbe opportuno ricordare che forse la loro assunzione di responsabilità nella “somministrazione dei vaccini” attività limitata al raggiungimento dell’obiettivo “immunità di gregge”, non può essere semplicemente vista come un “rubare una competenza infermieristica”, visto che, come recita il sopra indicato art. 348 c.p., paradossalmente potrebbero correre il rischio di essere denunciati per l’esercizio abusivo della professione infermieristica. Magari qualche paziente, incentivato da avidi avvocati, sarebbe anche disposto ad intentare una causa contro di loro, qualora riportasse delle conseguenze in seguito alla somministrazione del vaccino.
Bisogna ringraziare chi, assumendosi importanti responsabilità, ha deciso di coadiuvare gli infermieri in quella che potrebbe essere definita una attività tecnica, o mero gesto tecnico, competenza (a parere di chi scrive) estensibile anche ad altri professionisti sanitari.

Tutti noi vogliamo tornare alla normalità. Tutti noi cittadini italiani e del mondo abbiamo obbligatoriamente accettato dei compromessi per “sopravvivere” a questa pandemia. Ora è giunto il momento di accettare un altro compromesso (magari l’ennesimo), funzionale però al precoce ritorno ad una vita normale.

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