Adesso – pensò il geniale Einthoven – siamo in grado di registrare l’attività elettrica cardiaca anomala… e di confrontarla con quella normale
. Fu così che intorno al 1901 fu
perfezionato un importantissimo strumento diagnostico: l’elettrocardiogramma. Dale Dubin, nel suo libro “Interpretazione dell’Ecg”, così descrive la fantastica scoperta ad opera di un brillante studioso
(Willem Einthoven, appunto)”. A distanza di 116 anni quella stessa registrazione è diventata teletrasmissione, non solo a cura di operatori sanitari, ma anche ad opera di volontari soccorritori addestrati con un corso di formazione (Areu Lombardia).
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